Settembre è da sempre considerato da tutti mese di ripartenza, di ritorno sui banchi di scuola, alle scrivanie in ufficio e, quest’anno più che mai, anche alle scrivanie in casa. Come tornare a lavorare con gioia?
Rientrare ai posti di partenza potrebbe causare eccessivo stress anche ai più ottimisti, considerando le incertezze di cui siamo un po’ tutti involontari protagonisti. Per questo, come libro del rientro, ho scelto “Lavorare con gioia grazie alla magia del riordino” scritto dalla ormai celeberrima Marie Kondo e da Scott Sonenshein, psicologo dell’organizzazione del lavoro.
Tanto per iniziare è interessante fare una considerazione: dopo il sonno, il lavoro è l’attività a cui dedichiamo più tempo nella nostra vita. Immagino sarai d’accordo con me nel sostenere che, se vogliamo essere persone felici e soddisfatte, sarebbe bene che queste ore siano vissute nel miglior modo possibile.
In questo libro la Kondo estende la sua rivoluzione del riordino anche alla sfera lavorativa. Se con il magico potere del riordino ci ha mostrato le strategie per liberarci di quello che non ci dà gioia, ora ci aiuta a portare leggerezza in ufficio e nelle nostre attività con l’obiettivo di ottenere una vita professionale affrontata con gioia e il più possibile priva di ansia e preoccupazioni.
In tutta onestà, a me sembra una grande idea!
Il punto di partenza, che non posso che condividere pienamente, è che riordinare lo spazio in cui si lavora è il primo passo per aumentare produttività e soddisfazione. Tutti si affannano a tentare di gestire il tempo, anche con tecniche utili e intelligenti, ma pochissimi lavorano sullo spazio. Hai mai fatto caso a quanto tempo sprechi ogni giorno a cercare penne funzionanti?
La cosa che spesso si sottovaluta è che il disordine ha un costo: scarsa produttività, atteggiamento pessimista, mancanza di motivazione e, più in generale, una minor felicità complessiva.
L’eccessivo caos ci costringe a registrare tante informazioni contemporaneamente, cosa che rende più difficile la concentrazione e la nostra capacità di prendere decisioni (sagge). Al contrario, un ambiente ordinato aumenta autostima, motivazione e impegno rendendoci addirittura più ambiziosi, intelligenti e cordiali agli occhi degli altri.
La cosa in più che ho apprezzato per lavorare con gioia sono le 3 categorie di oggetti che la Kondo suggerisce di tenere (in ordine):
- Gli oggetti che ti ispirano gioia: potrebbe essere la tua penna preferita, quella che ha un tratto bellissimo o che ti ha regalato una persona a cui vuoi bene. A me piace interpretarlo come quegli oggetti non particolarmente funzionali ma che rendono la tua scrivania un posto in cui ti fa piacere stare, che la rendono più inspiring e che quindi ti aiutano di riflesso a lavorare meglio
- Gli oggetti con una funzione specifica: le cose utili come pc, mouse, penne, evidenziatori, agenda, e tutto quanto necessario a svolgere il tuo lavoro
- Gli oggetti che contribuiscono ad una gioia futura: ad esempio gli scontrini da inserire in nota spese; sono certa vi darà grande piacere ottenere tutto il rimborso che vi spetta evitando di sprecare una giornata a cercare e sistemare gli scontrini
Ricordati sempre che la tua scrivania è uno spazio di lavoro e non un archivio a cielo aperto.
Lo stesso approccio che dedichiamo agli oggetti lo possiamo applicare anche al ciarpame occupazionale. Levandolo di mezzo o almeno riducendo ciò che ci rende impossibile lavorare bene facendoci cadere nella trappola dell’ overearning, ovvero un eccessivo utilizzo di tempo sull’obiettivo sbagliato.
In questo senso, 3 suggerimenti sempre utili da ricordare:
- Attenzione a non confondere le attività urgenti con quelle importanti. Le cose urgenti, spesso urgenti solo per gli altri, sono le cose che devono essere semplicemente svolte entro una certa data. I compiti importanti sono quelli che svolti bene possono portare grandi conseguenze positive.
- No al multitasking! Devi sapere che neuro scienziati hanno scoperto che il nostro cervello non è in grado di processare due attività in contemporanea, ma piuttosto passare molto velocemente da un’attività all’altra senza portarne a termine nessuna in modo efficace. Questo si traduce in un abbassamento della produttività fino al 40%.
- Creati spazi vuoti in agenda, esattamente come dovresti riempire solo i 3/4 del tuo armadio. Programmare degli spazi vuoti in agenda ha due grossi vantaggi. Il primo è quello di poter gestire gli imprevisti quando si presenteranno con maggior agilità tenendo lontano il senso di frustrazione; il secondo, quello che preferisco, ti aiuterà a ravvivare la creatività.
Se hai trovato utili questi suggerimenti condividili subito con tutti i tuoi colleghi e magari anche con il tuo capo! E se hai capito che la tua organizzazione personale ha bisogno di un boost, puoi prenotare una call gratuita insieme a me, sarò felice di aiutarti a capire come procedere.
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