Questo mese ho scelto di parlarti di “Organizza al meglio la tua vita. Come ottenere migliori risultati nella gestione degli impegni quotidiani” di Tony Crabbe. Un libro che estende il concetto di organizzare e che mi ha aiutata a mettere ancora più a fuoco quanto sia importante alleggerire e smettere di credere che sia necessario essere costantemente impegnati nel “faccio cose vedo gente”.
Penso sia capitato a tutti di sentirsi sopraffatti dalla frenesia di rincorrere le troppe attività quotidiane: una quantità sempre più folta di persone si aspetta che svolgiamo innumerevoli compiti, comprese le aziende in cui lavoriamo che chiedono sempre di più con sempre meno personale.
Se anche tu stai vivendo una situazione di affanno costante, tipico della vita ai giorni nostri, e sei alla ricerca di qualche buon suggerimento, in questo libro puoi trovare delle valide linee guida per affrontare con maggior serenità questa diffusa sensazione.
Il punto chiave non è quello di puntare ad aumentare produttività ed efficienza, piuttosto quello di ottenere il miglior risultato possibile nonostante i numerosi impegni quotidiani.
Le 3 linee guida principali per organizzare al meglio la nostra vita sono:
1. Padronanza di sé
Per superare l’esperienza frenetica dell’iperattività dobbiamo smettere di voler gestire sempre tutto: rinunciare ad essere iper connessi e provare a dimenticarci della fretta, perché tutto questo ci lascia sopraffatti ed esausti. Bisogna sfidare il preconcetto che il miglior modo di reagire al sovraccarico di impegni sia quello di organizzare ed essere organizzati di più, meglio, ancora di più e poi ancora meglio. Tutto nella vana speranza di voler gestire ogni cosa in un tempo che, per sua natura, non può essere gestito.
Dovremmo ambire, invece, ad amministrare le attività per noi importanti mentre il tempo scorre. Possiamo riconquistare una percezione di padronanza liberando il nostro bisogno di controllo, compiendo anche scelte difficili e talvolta brutali, se necessario.
La parte del libro che ho apprezzato maggiormente è proprio dove si spiega come una gestione maniacale dell’agenda non sia la risposta ai nostri problemi di organizzazione, a meno che prima non siamo stati in grado di fare delle scelte e impostare le nostre priorità.
Ad una prima lettura questa affermazione ti può sembrare forse in contrasto con me, dal momento che come Professional Organizer mi occupo di organizzazione. Il punto cruciale è proprio capire che, prima di pensare a come organizzare, ci deve essere sempre alla base una solida scelta di cosa organizzare.
Se prima non hai fatto decluttering, cioè non hai tolto di mezzo le attività che rubano inutilmente il tuo tempo e le tue energie, gestire meglio il tempo non ti aiuterà a mantenere il controllo. Perché c’è sempre troppo da fare e troppo poco tempo per fare tutto. Questo non farà altro che renderti ancora più impegnata a fare cose (e vedere gente), facendoti sentire meno efficace rispetto ai tuoi obiettivi, a discapito della tua felicità.
Non abbiamo bisogno di essere più produttivi. Abbiamo bisogno di fare meno e meglio.
2. Differenziazione
Questo principio si basa sul fatto che oggi l’iperattività è considerata l’unica strategia per il successo, quando invece sarebbe necessario essere capaci di spostare il focus dal concludere ogni cosa all’essere d’impatto.
Se la nostra percezione è che possiamo fare di più e ottenere di più, non sfuggiremo mai ai continui impegni che si presentano sulla nostra strada. Crabbe spiega che l’iperattività è un modo di vivere che ci fa apparire impegnati, ma spesso inutilmente; il che alla lunga diventa anche un pessimo marchio di fabbrica.
Infatti, impegnarci a produrre sempre di più ci lascia meno tempo per pensare, rendendoci sempre meno capaci di concentrarci. Tuttavia, siccome l’iperattività è vista come una strategia vincente, il messaggio che molti cercano e amano trasmettere è che sono molto moooolto impegnati.
Sappiamo tutti cosa dobbiamo fare, eppure ogni giorno ci perdiamo dietro agli eventi: perché?
3. Coinvolgimento
La gara all’accumulo non garantisce la felicità. I tentativi di migliorare la nostra vita con maggiori guadagni, più prestigio e più amicizie sono imperfetti. Riempirci la vita di stimoli vuoti e attività insensate contribuisce ben poco al nostro benessere.
Se desideriamo raggiungere la vera felicità dobbiamo mettere i nostri valori al primo posto, ponendo maggior attenzione su ciò che per noi conta davvero. Una vita sconnessa dai valori fondamentali perde in breve tempo la sua potenza e vitalità. Cresciamo quando siamo profondamente coinvolti in ciò che è più importante per noi.
Non possiamo pensare di prosperare senza relazioni e le relazioni, per maturare, hanno bisogno di tempo e di attenzione, quindi anche capacità di organizzare. Infatti le relazioni con le persone che amiamo di più sono in prima linea nella guerra contro l’iperattività.
Il vero successo è coinvolgimento, ed è fatto di rapporti significativi, non di ricchezza e di fama. A volte il piacere più profondo nasce dal fare intenzionalmente meno e smettere di essere inutilmente occupati.
Se desideri anche tu cambiare modo di organizzare, scrivimi e sarò felice di consigliarti come procedere. Per un filo diretto e capire meglio come ti posso aiutare, puoi anche prenotare ora una call gratuita di 30 minuti.
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