Di recente ho ripreso in mano un libro che è stato illuminante per migliorarmi come professional organizer, questo libro è L’arte di buttare: come liberarsi delle cose senza sensi di colpa, di Nagisa Tatsumi.
Ogni volta che lavoro a stretto contato con un cliente mi rendo sempre di più conto di quanto l’azione di buttare si rivela essere un’operazione difficile e impegnativa perché si scontra con il valore sentimentale ed economico che attribuiamo all’oggetto stesso e che quindi ci fanno vivere l’atto di buttare come uno spreco.
Questo libro indaga i meccanismi psicologici della riluttanza ad abbandonare le cose. Aiuta a superare i sensi di colpa e illustra i principi di base e le tecniche che aiutano a mollare la presa.
La parte che ho apprezzato maggiormente è come l’autrice provi a sensibilizzare i lettori sulla necessità di acquistare con consapevolezza così da interrompere sul nascere il circolo vizioso acquistare/buttare.
Nagisa Tatsumi, classe 1965 può essere considerata la prima e massima esperta di riordino, e grazie alla pubblicazione di questo libro nel 2000 ha aperto i battenti ad una nuova era nella filosofia delle pulizie domestiche e della cura della casa, approfondendo la relazione fra riordino e benefici fisici e mentali.
È importante capire fin da subito che per iniziare a liberare le nostre case dagli oggetti indesiderati la prima cosa da fare è quello di modificare l’approccio nei confronti degli oggetti posseduti.
Nella prima parte del libro l’autrice racconta le 10 disposizioni d’animo necessarie per riuscire a buttare:
Vietato dire per adesso lo metto da parte
Questa è solo una via di fuga per continuare a rimandare la decisione da prendere ed è chiaro che non porterà a nessun risultato. Gli oggetti messi da parte continueranno a occupare spazio e risorse fino a che non li butterai.
Niente sistemazioni temporanee
Decidi subito dove desideri riporre un determinato oggetto o quella che hai immaginato come sistemazione temporanea ti si ritorcerà contro e non farai nessun progresso significativo.
Quel giorno non arriverà mai
Quando sei tentato a dire Non si sa mai o Forse un giorno… Ti svelo un segreto quel giorno se non è arrivato fino ad oggi difficilmente arriverà in un immediato futuro.
Ciò che è utilissimo a qualcun altro per voi può essere d’intralcio
Per prendere un provvedimento sensato è molto importante conoscerci bene e avere piena consapevolezza delle nostre esigenza.
Non create un santuario
Prova ad evitare di possedere oggetti da venerare come divinità ma prova sempre a concentrarti sulla loro reale utilità. Il mio suggerimento in caso di oggetti super speciali è quella di creare una piccola scatola dei ricordi dove conservare gli oggetti che non hanno utilità ma che desiderate comunque conservare.
Usate ogni singola cosa che avete
Non far invecchiare le cose lasciandole inutilizzate per chissà quale occasione speciale, se ami un oggetto usalo tutte le volte che puoi senza timore che si rovini. Questo ti regalerà un’enorme gioia anche per cose più semplici.
Non affidatevi a metodi di riordino o di organizzazione
Ovvero scatole quanto basta. Non serve a nulla acquistare scatole bellissime in cui nascondere oggetti che non ci servono, sarà solo ordine apparente che non risolve comunque la situazione.
Iniziate pensando che questa cosa si può buttare
Inizia ad entrare semplicemente nell’ottica che un oggetto può essere buttato senza creare nessun tipo di problema. Magari per i primi non sarà facilissimo, ma sperimentati i primi benefici sono sicura che andrete spediti verso la meta.
Non abbiate paura di fare qualche sciocchezza
Sono davvero pochissime le situazioni in cui ci troveremmo nei guai se buttassimo una certa cosa, quindi è inutile farsi bloccare da questo timore.
Non puntate alla perfezione
Aderisci alla tua scala di valori e non farti ingannare da quello che vedi sulle riviste patinate. Se ci hai messo molto tempo a ritrovarti in quella situazione non puoi certo pensare di uscire in un pomeriggio, ma l’importante è iniziare.
Una volta raggiunta la disposizione d’animo ottimale si può proseguire e prendere spunto da 10 tecniche che l’autrice suggerisce:
Buttare senza guardare
soprattutto quelle cose che non richiedono attenzione come pubblicità, vecchie riviste e oggetti stipati in scatoloni da anni.
Buttare in quel preciso momento
segui l’istinto senza paura e segui il flusso.
Buttare una volta superata la quantità prestabilita
per alcune tipologie di oggetti come lenzuola, stoviglie e pentole è utile stabilire una quantità massima, una volta raggiunta vai per sottrazione. Dentro uno fuori uno.
Buttare una volta trascorso un tempo prestabilito
stabilisci un tempo a te congeniale in base al tipo di oggetto e una volta trascorso il tempo stabilito fai un bilancio e agisci di conseguenza.
Buttare a intervalli regolari
anche in questo caso prova a stabilire un tempo affine alle tue esigenze e abituati a buttare con regolarità quanto non ha senso conservare. In questo modo eviterai di ritrovarti nuovamente sommerso dal caos e dalle cianfrusaglie.
Buttare anche le cose che non avete usato fino in fondo
forse hai solo fatto un acquisto incauto o magari hai modificato le tue abitudini di vita, elimina con serenità tutto quello che rientra in questa categoria.
Stabilire dei criteri per buttare
identifica criteri specifici e misurabili ed evita di restare nel vago del prima o poi. Ad esempio ne butto due, quelli più vecchi di cinque anni, quelli con il cartellino ancora attaccato.
Create tante destinazioni per ciò che buttate
lo abbiamo detto tante volte anche qui e non mi stanco di ripeterlo. Eliminare non vuol dire buttare, meglio immaginarlo come dare una seconda vita. Vendere, regalare a chi apprezzerebbe o ne potrebbe avere bisogno. Nella mia esperienza questo atteggiamento è sempre quello che riscuote maggior successo perché non si arrende allo spreco ma punta a rimettere in circolo.
Cominciate dalle piccole cose
anche questa cosa l’abbiamo detta tante volte, non puoi eliminare tuuuuuuto il caos in un giorno solo, parti dal piccolo, un cassetto, la superficie della scrivania, il piano di lavoro della cucina. Se non sai da dove partire ti suggerisco il cassetto della biancheria intima, dà sempre grande soddisfazione.
Dividetevi i compiti
dato che di solito in una casa ci vivono più persone prova ad assegnare ad ognuno il suo compito in base alle possibilità.
Insomma quello che mi piace sempre di questo libro è l’indiscutibile approccio pratico e le soluzioni tanto semplici quanto facilmente applicabili per i diversi scenari che si possono presentare.
E tu che rapporto hai con i tuoi oggetti? Se desideri eliminare il disordine e alleggerire le tue giornate ma non sai da dove iniziare ti posso aiutare anche se abitiamo lontane grazie al servizio di decluttering on line Accorciamo le distanze. Scrivimi per avere maggiori dettagli.
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