Per questo nuovo post dedicato ad un libro che mi ha ispirato ho scelto di parlarti del L’arte svedese di mettere in ordine: sistemare la propria vita per alleggerire quella degli altri di Margareta Magnusson.
Ho letto questo libro appena è uscito nel 2018, tanto che nella foto di copertina trovi la versione in inglese, non potevo aspettare la traduzione italiana.
Per chi nella sua vita ha dovuto affrontare l’esperienza di fare decluttering quando una persona amata ci lascia sa quanto può essere emotivamente faticoso svuotare una casa piena di ricordi.
Proprio di recente ho iniziato ad aiutare una cliente che da qualche anno si è trasferita in quella che prima era la casa dei sui genitori. Lei abita in quella casa con la sua famiglia, ma non ne ha mai preso veramente possesso e non ha ancora completamente eliminato gli oggetti che appartenevano ai genitori.
Insieme stiamo facendo un lavoro molto bello, ogni volta che ad esempio troviamo un abito della mamma, lei lo annusa come a voler fissare il profumo nella memoria. Se un abito le suscita alla mente un particolare ricordo me lo racconta in modo spontaneo, celebriamo il momento in modo semplice e con leggerezza lasciamo andare per fare spazio al nuovo, per trasformare questa che oggi è solo una casa nella sua casa.
Dato il tema particolarmente delicato mi ha piacevolmente conquistata la saggezza di questa signora tra gli ottanta e i cento anni. Ci racconta di come liberarsi con calma del superfluo per affrontare gli ultimi anni della propria vita, scegliendo di vivere circondati solo dagli oggetti che ci servono veramente o legati a ricordi e momenti importanti.
L’autrice spiega come in Svezia si coltiva un’arte silenziosa chiamata döstädning.
Döstädning vuol dire letteralmente fare pulizia degli oggetti accumulati durante l’arco della vita, prima che di questo compito gravoso debba occuparsi qualcun altro al posto nostro.
E’ vero che è brutto pensarci, ma lo sappiamo tutti benissimo che l’unica certezza che abbiamo è che un giorno moriremo. Ma anche vero che prima che accada possiamo provare a fare quasi di tutto.
Margareta nel libro spiega che il termine döstädning è una parola che viene usata quando voi, o qualcun altro, procedete a una pulizia accurata e approfondita e vi liberate di alcuni oggetti per avere una vita più facile e meno affollata. Spesso ha a che fare con l’età o con la morte, ma non necessariamente. A volte ci si rende semplicemente conto che non si riesce quasi più a chiudere i cassetti o l’anta della credenza, e che quando succede, è senz’altro il momento di correre ai ripari, anche se avete solo trent’anni.
Lo abbiamo detto tante volte anche qui che la scelta di eliminare gli oggetti non più necessari ha sorprendenti effetti benefici e può essere intrapresa a qualsiasi età o fase della vita.
Importante comprendere che mettere in ordine non è semplicemente spolverare o pulire, più che altro è una forma di organizzazione duratura nel tempo che ha il potere di rendere la vita di ogni giorno estremamente più semplice e con meno intoppi.
E’ importante cogliere l’opportunità di fare ordine senza aspettare di sentirsi eccessivamente sopraffatti dalla confusione intono a noi e godere a pieno della vita che abbiamo a disposizione ogni giorno.
Nel libro L’arte svedese di mettere in ordine l’autrice suggerisce ottimi consigli pratici e di buon senso come ad esempio:
- eliminare i vestiti mai indossati
- i regali indesiderati
- piatti e pentole di gran lunga superiore al necessario
- conservare solo gli oggetti più preziosi che desideri restino in famiglia come ad esempio le vecchie fotografie, le lettere d’amore e anche alcuni disegni dei bambini
La cosa che però ho più apprezzato è l’umorismo e la leggerezza con cui spiega come abbracciare questo minimalismo.
Un metodo radicale e gioioso per mettere in ordine l’esistenza e che aiuta a trasformare i momenti difficili in un atto di generosità.
Nel libro più volte l’autrice sottolinea come le donne si siano sempre occupate di questo genere di pulizie, nella sua generazione e in quelle precedenti, forse le donne tendono a ripulire dopo che il marito se n’è andato, qui ci troviamo nella strana situazione di ripulire prima… prima di morire.
In fondo come abbiamo detto la morte è una cosa che prima o poi tutti dovremo affrontare, fare pulizia prima di morire non è triste, soprattutto se vogliamo far risparmiare tempo prezioso ai nostri cari dopo che noi ce ne saremo andati e fare in modo che serbino di noi un ricordo affettuoso e non angosciante.
Il döstädning diventa quindi una sorta di regalo che fate tanto a voi, quanto alle persone che vengono dopo, un modo nuovo di pensare agli altri riscoprendo le piccole gioie che illuminano la nostra vita.
Se ti sei ritrovato in questa situazione o semplicemente hai capito che il disordine intorno a te ti sta impedendo di vivere come vorresti scrivimi insieme sarà più facile mettere ordine nella tua casa e nella tua vita una volta per tutta.
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