Se c’è una cosa che credo accomuni la maggior parte degli esseri umani è voler cambiare in meglio la propria vita. Ma la frenesia della vita di tutti i giorni spesso ci distoglie da questo ambizioso obiettivo, talvolta lasciandoci senza nemmeno il tempo per respirare; così trovare un po’ di tempo da dedicare esclusivamente a noi stessi diventa un’impresa assai difficile.

 

Tendiamo a metterci in secondo piano rispetto agli altri e così succede che i nostri bisogni raramente vengano soddisfatti.

 

Per questo trovo sempre molta ispirazione dalla cultura orientale. Attribuendo grande importanza anche ai più piccoli dettagli che compongono ogni giornata, questa non considera il cambiamento come qualche cosa di improvviso che ci travolge da un giorno all’altro (tipo ogni volta che inizia un nuovo anno). Il cambiamento è invece una trasformazione per gradi ma costante.

 

Ecco allora il libro del mese. Ho selezionato un autore giapponese, Akira Kobayashi, che ha scritto: Kaizen – Cambia in meglio la tua vita ed il tuo mindset attraverso il rivoluzionario metodo giapponese.

 

Ma che cosa significa Kaizen? Andiamo per gradi. Innanzitutto questa filosofia nasce come metodo di miglioramento in campo aziendale; però si propaga ben oltre, rendendosi utilissimo anche nella sfera che riguarda la crescita personale.

 

L’ obiettivo del libro è quello di aiutarci a trasformare il modo in cui percepiamo l’ambiente in cui viviamo, la percezione che abbiamo di noi stessi e dei nostri obiettivi.

 

Ecco perché il Kaizen non è una semplice strategia; secondo me è più una filosofia di vita che, come abbiamo già visto, possiamo tradurre, senza complicarci troppo la vita, come cambiamento buono, in sostanza un miglioramento.

 

Il punto chiave è che prima di lanciarci in una qualsiasi nuova impresa abbiamo bisogno di organizzarci al meglio e progettare i piccoli cambiamenti quotidiani che andremo a fare. Questo in parte per tenere traccia del processo, ma anche per imparare a vedere il cambiamento non semplicemente come la meta da raggiungere, ma come un percorso da vivere ed abbracciare con amore ogni giorno.

 

Come professional organizer non posso non apprezzare anche il messaggio di questa filosofia, ovvero:

 

Il disordine è una fonte di distrazione che ci distoglie dalla possibilità di migliorare.

 

Facciamo un esempio. Se impariamo a mantenere in ordine gli spazi domestici, il messaggio che la nostra mente riceve è che va tutto bene; l’atto di riordinare diventa quindi un modo per rendere perfetto ciò che già funziona. L’obiettivo alla fine è di vivere bene, non limitarci a sopravvivere.

 

Il punto focale del metodo Kaizen consiste nel fare le cose a piccoli passi. Per questa ragione abbiamo bisogno di modificare il nostro paradigma mentale che ci ha convinti da sempre che il cambiamento sia qualche cosa di repentino che accade o possiamo far accadere da un giorno all’altro.

 

Se siamo alla ricerca di un cambiamento in un ambito (o più) della nostra vita e desideriamo metterci alla prova grazie a questo metodo, il nostro piano avrà lo scopo di farci raggiungere i nostri obiettivi gradualmente, grazie ad un’attenta riflessione sulle nostre abitudini e su ciò che desideriamo ottenere.

 

Sì, perché sono proprio le abitudini che adottiamo a farci allontanare o avvicinare ai nostri obiettivi a lungo termine, poiché influenzano il nostro atteggiamento mentale.

 

L’abitudine è un processo menatale che rende un comportamento abituale poiché ripetuto più volte con sempre più facilità e coordinazione. L’abitudine infatti ha lo scopo di permettere al nostro cervello di inserire il pilota automatico, di liberare spazio mentale per risparmiare energia destinata alla nostra sopravvivenza.

 

Per nostra sfortuna, purtroppo, la mente ha un debole per le abitudini che ci rendono pigri e ci danneggiano. Queste azioni sono infatti assai più facili da compiere rispetto al mantenere viva una routine sana…ecco perché è più facile cazzeggiare sul divano che andare in palestra!

 

Ma la notizia positiva è che iniziare una buona abitudine innesca un meccanismo virtuoso che aggancerà in modo quasi automatico altre buone abitudini…la parte difficile è iniziare. E quindi come fare per introdurre una nuova, buona, piccola abitudine nel nostro quotidiano?

 

Devi sapere che le abitudini si articolano in tre fasi, segnale, rituale e gratificazione:

 

1. Il segnale è il campanellino di allarme che predispone il nostro cervello a compiere l’abitudine.
2. Il rituale è l’abitudine in sé, il pensiero o la risposta emozionale che segue il segnale.
3. La gratificazione è la reazione che rinforza la routine, cioè la sensazione piacevole che proviamo.

 

Inoltre la nostra forza di volontà non è infinita, perciò quando si tratta di cambiare è bene concentrare tutte le nostre energie su un’abitudine alla volta.

 

Siamo il risultato delle nostre abitudini: anche la più piccola azione che compiamo quotidianamente può avere un impatto enorme sulla nostra vita.

 

La cosa bella del metodo Kaizen è che può essere applicato in qualsiasi settore della nostra vita, dalla carriera alla salute, dalle relazioni interpersonali ai nostri hobby.

 

Viviamo in una società veloce e che premia risultati immediati, ma spesso ci fa dimenticare di ascoltare il nostro corpo e la nostra mente. Per questa ragione apprezzo il Kaizen che ci insegna a conoscerci meglio e che sostiene che il miglioramento ideale sia lento e continuo, non quello repentino. Per liberare il nostro potenziale, migliorare la nostra vita e semplificarla in ogni suo aspetto!

 

Avevi già sentito parlare di questo metodo? Cosa pensi che significa Kaizen? Se ti va di raccontarmelo e, soprattutto, di vedere come questo si possa applicare al miglioramento dei tuoi spazi domestici, contattami prenotando una call gratuita: sarò contenta di capire insieme a te quali sono i piccoli passi e le buone abitudini per cambiare in meglio la tua vita.