È già da qualche mese che ho spostato il libro L’arte di passare all’azione: lezioni di psicologia giapponese di Grgg Krech nella sezione dei libri da leggere presto. E complice questo lungo periodo forzato in casa appena trascorso, il momento è arrivato ancor prima del previsto…e meno male aggiungerei!
Credo che non avrei potuto leggere questo libro in un momento migliore per capire quanto sia importate scegliere a quali azioni dedicarsi e comprendere il modo in cui compierle. Così da poter passare dall’intenzione all’azione, e avere il controllo della nostra vita, a partire dal controllo della nostra giornata.
Questo libro mi piace perché pur contemplando la saggezza e la calma della cultura orientale, non perde di vista l’aspetto pratico di cui tutti abbiamo bisogno e propone soluzioni molto lucide ai piccoli grandi problemi della vita.
Si parte del presupposto molto realistico che non possiamo sempre essere felici e che quindi è ancora più importante affrontare i numerosi compiti quotidiani che poco ci piacciono per lasciarceli presto alle spalle.
Si tratta di capire
- Cosa fare
- Quando farlo
- Come farlo
Al meglio delle nostre possibilità.
Credo che capiti a tutti noi di svegliarci la mattina con le migliori intenzioni possibili.
Siamo nel letto e al caldo delle nostre coperte ci crogioliamo al pensiero di tutte le fantastiche cose che ci piacerebbe fare durante la giornata che sta per iniziare:
- allenarsi 20 minuti
- una buona colazione con frullato di frutta fresca
- completare quel progetto
- iscriversi ad un nuovo corso
- finire (o iniziare) di leggere quel bellissimo libro, o magari scrivere il nostro libro
- sistemare le piante in terrazzo oggi, proprio oggi che una bella giornata
E poi nada… ci si alza dal letto e pare come se tutto lo avesse pensato qualcun altro.
L’autore, che è una delle massime autorità sulla psicologia giapponese, spiega come tutti noi abbiamo pochissimo controllo sui pensieri e molto di più sui comportamenti, e che in fondo questo è un bene. Se tutti i nostri pensieri si trasformassero in azioni, vivremmo in un modo folle e caotico dove ognuno fa quello che vuole. I pensieri che facciamo tanto per fare, ad esempio quando siamo molto arrabbiati, in effetti è bene che non si trasformino in azione.
Se vogliamo davvero passare all’azione dobbiamo smettere di essere solo dei sognatori e iniziare a fare scelte realistiche, ammettere che fare certe cose richiede un certo tempo e organizzarci di conseguenza.
Aver ben chiaro l’obiettivo e non lasciarsi scoraggiare dagli ostacoli che troviamo sulla nostra strada. Fare come le testuggini si legge nel libro.
Le testuggini sono animali i cui movimenti hanno una lentezza quasi esasperante, eppure quando è il momento di nidificare, passano all’azione e lasciano i loro ruscelli, la loro zona di confort per raggiungere il luogo più adatto a deporre le uova. Hanno un obiettivo ben chiaro e nulla le scoraggia. Anche quando qualcuno le sposta dal loro percorso e le riporta nel ruscello, loro si limitano a fare dietrofront e a rimettersi in cammino verso la meta.
Siamo naturalmente portati a prediligere le attività che ci danno piacere.
È chiaro che magari sarebbe più semplice trascorrere le ore sul divano davanti alla TV piuttosto che inforcare la bici o mettere le scarpe da running e fare fatica e sudare per un’ora.
Come trovo la mia motivazione e come evito di farmi distrarre dall’obiettivo?
Un aspetto che ho trovato particolarmente utile e interessante é la parte dedicata agli ostacoli. Ovvero se sai a cosa prestare attenzione, diventa più facile riconoscerli e mettere in campo delle strategie per evitarli.
E quali potrebbero essere gli ostacoli?
- La paura. Può congelarci nell’inazione e anche farci scappare a gambe levate. Questa reazione però non è sempre nostra nemica perché è quella che ci permette di riflettere meglio prima di adottare un certo comportamento. Ci spinge nella direzione più salutare e quindi si tratta di imparare a convivere con questo sentimento.
- L’indecisione. Siamo immobili perché non sappiamo cosa è necessario fare. Quindi avere un obiettivo chiaro è ancor più importante. I nostri dubbi e le nostre perplessità non svaniranno, ma fanno parte del percorso e ci permettono di procedere a piccoli passi nonostante tutto.
- Il perfezionismo. Concentraci troppo sul perfezionismo può addirittura impedirci di cominciare a realizzare una cosa. Senza contare a quando ci fissiamo sulle imperfezioni del nostro operato (e io ne so qualcosa) e rimaniamo intrappolati nelle maglie della perfezione a cui ambiamo. Vale il detto: fatto è meglio che perfetto.
- La noia. Che convince la mente a ricorrere alla distrazione e a prestare attenzione a qualcos’altro anziché su quello che dovremmo fare. Come per la paura è necessario provare a convincerci a non interrompere l’azione in corso e magari provare anche a concentraci sui dettagli per tenere alta l’attenzione.
- Le difficoltà. Cercano di tenerci sempre nella zona di sicurezza e ci fanno vedere a un compito che non abbiamo mai fatto come insormontabile che ci fa venire voglia di gettare la spugna ancor prima di iniziare. Si tratta di imparare a correre il rischio e provare a convivere con attività che stimolano disagio, ansia e accettare con serenità la possibilità di fallire.
- La TV. Al contrario di quelli citati sopra la TV ha una forma fisica, magari bella grande proprio in mezzo al nostro soggiorno. La TV non è il male assoluto, ma la passività che può generare la può trasformare in un apparecchio pericoloso e che assorbe un sacco di tempo. La soluzione potrebbe essere semplicemente quella di metterla nello sgabuzzino per un mese o fino a quando è necessario.
L’aspetto che però più di tutti ha attirato la mia attenzione, che mi ha fatto fermare e dire, “wow interessante sta cosa” è stato provare ad usare la frase Ho la fortuna di…. Invece che Dovrei….
Questa semplice sostituzione sta contribuendo a modificare il modo in cui vedo le cose. Mi aiuta a cambiare la mia prospettiva nell’affrontare i compiti di ogni giorno. Generando la possibilità di vedere sempre il lato positivo della faccenda, senza diventare subito Pollyanna, ma imparando ad essere grata per tutte le possibilità che ho.
A esempio, il pensiero: Dovrei scrivere il post del mio blog, che fatica, è difficile ecc
Diventa Ho la fortuna di scrivere il post del mio blog.
Il blog che ho scelto di aprire quando ho iniziato a fare il lavoro che amo e chi mi dà la possibilità di raccontare il mio punto di vista, i miei valori e aiutare le persone che lo leggono. Lo scrivo alla mia bella scrivania, comoda, vicino alle mie amate piante ecc. Tutto prende immediatamente una nuova è dimensione il senso di fatica si trasforma in piacere.
Provaci anche tu, soprattutto con tutte quelle attività che normalmente ti pesano nel corso della giornata, e scoprirai che cambiando la tua prospettiva con cui le affronti tutto acquisterà un nuovo significato.
Se desideri approfondire l’argomento e capire come alleggerire le tue giornate, scrivimi, sarò felice di poterti essere d’aiuto.
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