La sostenibilità è uno dei grandi temi dei nostri tempi. Mi riferisco al tema della sostenibilità ambientale, ma credo che non vada trascurato nemmeno il tema della sostenibilità inteso come stile di vita in equilibrio per ciò che concerne il tempo dedicato alla vita privata, al lavoro e persino alle abitudini alimentari. Per poter contribuire nel nostro piccolo possiamo fare riferimento a queste 3 R.
Ridurre
Ridurre può voler dire tutto e nulla. Potremmo ridurre le volte che utilizziamo l’auto a favore della bicicletta, ridurre l’uso del cellulare e anche ridurre il consumo di zucchero. Tra l’altro, tutti atteggiamenti molto sensati secondo il mio modo di intendere uno stile di vita sostenibile.
L’altra cosa a cui penso poi, anche in virtù della mia professione, è che ridurre vuol dire diminuire il numero di oggetti che acquistiamo spesso senza una ragione specifica. Siamo in un periodo storico molto fortunato, al netto di quello che potremmo pensare a causa dell’ultimo anno appena vissuto; è semplice per tutti acquistare ogni bene senza difficoltà, praticamente a qualunque ora del giorno e della notte. Abbiamo tutti una tale quantità di vestiti che, anche se smettessimo di comprare per un anno, nessuno andrebbe in giro nudo. Eppure riusciamo sempre a trovare un motivo per comprare un nuovo paio di jeans, un nuovo paio di scarpe, un nuovo elettrodomestico e così via.
Il mio invito ovviamente non è quello di smettere di acquistare del tutto, ma imparare ad acquistare sempre più con maggior consapevolezza. E prima di indulgere nel piacere di strisciare la carta di credito, non dimenticare mai di domandarti se l’oggetto che stai per comprare ti serve davvero o è l’ennesimo acquisto frutto di giornate noiose, magari destinato a colmare un vuoto che sai benissimo non colmerà.
Per me ridurre vuol dire anche imparare a ridurre la quantità di oggetti presenti nelle nostre case: eliminare quello che crea confusione e conservare invece gli oggetti che davvero amiamo, che hanno una specifica utilità e che contribuiscono a rendere la nostra vita decisamente migliore.
Fare spazio ad una casa più leggera per avere una vita più leggera. Questo è sostenibilità.
Rivendere
Più spesso di quello che pensiamo nelle nostre case gravitano oggetti che non utilizziamo più anche se perfettamente funzionanti, o abiti ancora con il cartellino attaccato, abbandonati in fondo all’armadio.
Poco sopra ho parlato di eliminare, ovvero ricorrere al decluttering, come pratica necessaria per arrivare all’essenza ed essere circondati solo da ciò che per noi è utile e necessario. Per me eliminare non vuol dire buttare senza rispetto gli oggetti funzionanti o i vestiti che non vogliamo conservare; preferisco immaginare di dare loro una seconda vita rimettendoli sul mercato, a disposizione di chi potrebbe trarne vantaggio.
Ormai i siti che permettono di rivendere gli oggetti usati si stanno moltiplicando e anche i più restii hanno compreso l’utilità e la bontà di queste piattaforme. Mi riferisco ad esempio agli storici subito.it o ebay.it per praticamente qualunque tipo di oggetto, anche quelli non funzionanti ma comunque appetibili per le parti di ricambio. Per non parlare delle piattaforme dedicate alla vendita di abiti usati, oltre ai vari mercatini presenti in ogni città, quali depop, vestierecollactive, vinted o, per chi abita a Milano e dintorni, mycloset. Anche questo è sostenibilità.
Rivendere ha un triplice vantaggio su:
1. SPAZIO: ti liberi da ciò che non vuoi più
2. FINANZE: ottieni un guadagno dalle tue vendite
3. MOTIVAZIONE: fa star bene sapere che quello di cui ti stai liberando non andrà sprecato
Riciclare / Riutilizzare
Immagino e spero che più o meno tutti si faccia la raccolta differenziata in cucina. Ecco: possiamo fare la stessa cosa anche con oggetti danneggiati e vestiti decisamente usurati che non mettiamo, restituendo loro una nuova dignità e mettendo in moto un circolo virtuoso che rende la casa un microcosmo sano e costruttivo.
Mi piace pensare che sia superfluo dire che gli oggetti rotti o non più utili non vanno abbandonati in mezzo ad una strada; considerando però quello che più di una volta mi è capitato purtroppo di vedere in giro, preferisco peccare di banalità e dire che gli oggetti devono essere sempre smaltiti correttamente nelle piattaforme ecologiche.
Invidio tantissimo tutte quelle persone che hanno grande dimestichezza con il fai da te o il cucito: ad esempio sanno trasformare vecchi mobili malandati in oggetti di arredo super fighi; oppure riutilizzare vecchi jeans in 50 modi diversi e fare borse, cuscini, piccoli porta oggetti. Chi come me non fosse particolarmente portato per il riciclo creativo sarà felice di sapere che realtà come H&M e Intimissimi hanno dato il via ormai da qualche anno a campagne di raccolta di biancheria intima e abiti in modo da poter riutilizzare i tessuti per creare nuovi prodotti.
Anche questo è sostenibilità. Dunque se vogliamo essere più sostenibili è nostro dovere “liberarsi” in modo intelligente ed ecologico di ciò che a noi non serve più. Il modo oramai c’è; il resto dipende da noi e dalle scelte che facciamo prima, durante e dopo aver acquistato.
Se desideri anche tu migliorare la sostenibilità della tua vita, scrivimi e sarò felice di consigliarti come procedere. Per un filo diretto e capire meglio come ti posso aiutare, puoi anche prenotare ora una call gratuita di 30 minuti.
Accorciamo le distanze
Consulenza di decluttering online
Se desideri eliminare il superfluo e riorganizzare casa, ho la soluzione per te anche se abitiamo lontane. Ti aiuto passo passo online, con l’obiettivo sempre chiaro in testa, arriveremo presto alla fine!
Puoi scegliere tra due proposte: 3 o 5 appuntamenti.
Problemi con i tuoi spazi domestici?
Iscriviti subito alla Newsletter!
Subito in regalo per te la mia guida “Organizzati senza stress” con tanti consigli, idee e soluzioni utili e belle per semplificarti la vita!