Non procrastinare, scommetto che è uno dei buoni propositi che anche tu da sempre fai fatica a rispettare, mi sbaglio?
In questo post mi piacerebbe condividere con te perché tendiamo a farlo così spesso e di una strategia, tanto semplice, quanto efficace, per provare a cambiare le cose.
La procrastinazione, ovvero la continua tendenza a rimandare le cose, è un meccanismo di difesa messo in atto dal nostro cervello per gestire l’ansia che proviamo ogni qualvolta dobbiamo iniziare un nuovo compito o assumere una decisione, così ci ritroviamo a fare qualunque cosa pur di rimandare quello che invece andrebbe fatto.
Lo so, cambiare le vecchie abitudini, anche se siamo consapevoli che non ci fanno particolarmente bene, non è mai cosa facile.
Siamo tutti presi da mille impegni quotidiani che pensare di cambiare le cose ci sembra una fatica in più che non ci va di affrontare. Alla fine, in qualche modo, impariamo a convivere con la frustrazione e, anche se le cose non vanno esattamente come vorremmo, continuiamo a ripeterci che no, non sono perfette, ma tutto sommato potrebbe andare peggio.
Quello che dovremmo pensare invece è che, in effetti, le cose potrebbero di gran lunga migliorare!
Se ci pensi spesso l’azione richiesta non è neppure particolarmente complessa, ma metterla in pratica è tutt’altro che banale.
Per dimagrire, basterebbe mangiare meno e fare più sport. Per prendere voti migliori, non servirebbe che studiare di più. E ancora, per smettere di fumare, basterebbe smettere di comprare le sigarette…
Facile, no?! E allora perché non riusciamo a farlo? In effetti le risposte potrebbero essere molte, ecco le 5 scuse più comuni che spesso ci ritroviamo ad addurre per lasciare le cose come stanno.
1. Ci penserò domani
“Lo faccio domani!” Alzi la mano chi fra di noi non l’ha pensato almeno una volta nella vita. È chiaro che non possiamo sempre essere super reattivi, certe volte siamo così stanchi che anche una piccola azione ci richiederebbe uno sforzo troppo immane per quel momento. In questo caso, secondo me, ha senso riposare e godersi il divano, a patto che poi non diventi l’abitudine. Non pensare che io non abbia mai rimandato a domani. Ho le mie buone abitudini, di solito per esempio, mi piace sistemare la cucina dopo aver cenato: metto piatti in lavastoviglie, pulisco i fornelli, il piano di lavoro e metto tutto quanto a posto. Ma ci sono state certe sere in cui le forze erano veramente sotto ai piedi e voglia zero, quindi senza sensi di colpa spazio al divano e a un buon film. E la mattina seguente con l’energia che solo una bella dormita può dare, sistemare tutto è stato un attimo e un bel modo per riprendere il controllo della giornata.
2. Organizzarsi è noioso
Me lo avete detto in tante la prima volta che mi avete incontrata: “Che palle l’organizzazione!” e poi alla fine vi siete spesso anche ricredute. Come per tutte le cose è importante trovare la dimensione che ci consenta di sentirci a nostro agio per riuscire a sostenere l’impegno che ci siamo prefissati. L’organizzazione è noiosa se vissuta come un infinito elenco di regole imposte da seguire e se ci sottrae tempo a quel poco che già abbiamo o pensiamo di avere, al contrario si rivela uno strumento fondamentale che semplifica notevolmente la vita se applicata con criterio nel rispetto del nostro stile di vita. Individuare il giusto compromesso di ordine potrebbe addirittura trasformarsi in qualche cosa che piace, da soddisfazione e ci garantisce una qualità di vita migliore.
3. Nel mio disordine trovo tutto
Ogni volta che una persona a cui spiego che lavoro faccio mi dice questa frase, dentro di me rido un po’ e penso: “Ok io ci posso anche credere, ma quanto tempo perdi ogni volta per trovare quello che cerchi? Hai davvero tutto sto tempo da buttare?” In effetti di solito, ma non sempre, alla fine si trova sempre tutto, ma il punto è che per farlo magari ci hai messo mezz’ora, hai ribaltato mezza casa, ti sei stressato e magari te la sei pure presa di brutto con un innocente membro della famiglia. Non sarebbe stato molto meglio andare a colpo sicuro? Documenti ben archiviati in un raccoglitore suddiviso ad esempio per categorie, t-shirt piegate nei cassetti e magari anche suddivise per colore e infine il passaporto, al sicuro, insieme a tutti i documenti utili quando si viaggia. Vuoi un consiglio?
Smetti di procrastinare e la tua qualità della tua vita migliorerà sensibilmente.
4. Non so da che parte iniziare
Questa è una delle criticità che i miei clienti sollevano più spesso. Quanto ti accorgi che qualche cosa non funziona e hai un forte desiderio di cambiamento, specialmente se la situazione è stata trascurata per molto tempo, la difficoltà è proprio quella di non sapere da dove iniziare. Nella maggior parte dei casi si parte super volenterosi e armati dei migliori propositi, ma dopo qualche ora di lavoro il risultato è quello di aver spostato da destra a sinistra e da sinistra a destra senza aver portato a casa il benché minimo risultato. É come andare in palestra per la prima volta e provare ad usare gli attrezzi. Molto sforzo, pessimo risultato. In questi casi il supporto di un professionista dell’organizzazione potrebbe davvero essere la chiave del successo. Anche semplicemente per analizzare insieme quelli che possono essere le difficoltà, le motivazioni che hanno portato le cose a stare come stanno e impostare insieme una strategia d’azione, un percorso di “allenamento” per ottenere il risultato desiderato.
5. Paura del fallimento
E sì, anche in questo caso fallire ci scoccia. O magari semplicemente ci scoccia il fatto di perdere un pomeriggio a sistemare l’armadio e trovarlo incasinato come prima nel giro di due settimane. Effettivamente così non ne vale molto la pena, sono d’accordo con te. In questo caso il problema sta nel fatto che molto probabilmente ti sei limitata a ordinare e piegare i vestiti. Ti sei persa per strada i passaggi più importanti, in particolare guardare con occhio critico il tuo armadio e le tue reali esigenze. Probabilmente non hai valutato sei tutti i vestiti che ci sono ti piacciono, ti stanno bene, sono in buone condizioni, si abbinano fra di loro e al tuo stile. Non hai considerato se il modo in cui li pieghi, dove li riponi è abbastanza funzionale, se magari non servirebbero dei contenitori per rendere tutto più pratico. Forse ti sei semplicemente limitato ad ordinare e non ad organizzare.
Allora ti ho convinto a smettere di procrastinare, come vedi cambiare le cose è possibile!
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