Nemmeno fosse l’arrivo di un bebè, anche l’arrivo di una nuova cucina richiede un po’ di preparazione e pianificazione, la fase più complessa e fastidiosa fra tutte secondo me. A tratti snervante, oserei dire 😀
La nuova cucina ci è stata consegnata il 19 gennaio (giusto in tempo per festeggiare il compleanno di mio marito). Lo smontaggio della vecchia cucina era a carico nostro quindi, dato che in settimana lavoriamo tutti e due, abbiamo deciso di smontare la cucina il week end prima della consegna, anche per anche avere la possibilità di fare con un po’ più di tranquillità qualche piccola modifica elettrica e di muratura. E questo significa che siamo rimasti qualche giorno senza cucina. Per questa ragione, ho preventivamente fatto una spesa che ci permettesse di mangiare pietanze che non necessitavano di preparazione ai fornelli: qualche affettato, prodotti per il microonde e una torta salata preparata in anticipo. Non è il massimo ma per qualche giorno si può fare. Ma la cosa più complessa è che smontare una cucina vuol dire ritrovarsi con tutto quello che c’è dentro in giro per casa. Anche se dobbiamo cambiare solo il piano cucina ho preferito svuotare anche tutti i pensili un po’ per evitare che si potessero rompere e un po’ per cogliere l’occasione di fare pulizie più di fondo rispetto a quelle di routine. Come ti dicevo nel post precedente, questa è un’ottima scusa per fare un po’ di decluttering.
Io adoro fare decluttering, mi fa stare proprio bene, mi dà immediatamente un senso di leggerezza e un sacco di carica positiva. E poi mi diverte perché, in un certo modo, è come ripercorrere la mia vita attraverso gli oggetti e ho la possibilità di vedere come sono cambiate le mie abitudini nel corso degli anni.
Ad esempio, ho ritrovato una vecchia caffettiera da due persone. Io bevo caffè da quando ho 18 anni circa, adoro il caffè e quella l’avevo comprata quando sono andata a vivere da sola più di 10 anni fa, l’ho usata tantissimo i primi anni ma poi è arrivata la mia fedelissima Nespresso e la moka non mi è più servita. L’ho tenuta dicendo “Se si dovesse rompere la macchinetta del caffè cosa faccio io? ” Toccando ferro questo non è mai accaduto e quando si romperà non sarei comunque in grado di tornare alla moka, quindi credo che sia giunto proprio il momento di dirle “Ciao e grazie per i bei momenti passati insieme ”.Ma come prepararsi all’arrivo della nuova cucina?
- Sicuramente armarsi di un bel po’ di contenitori dove riporre tutti gli oggetti che si levano e che si sceglie di conservare
- Cercare per quanto possibile di tenere gli oggetti già suddivisi per categoria, seguendo sempre il principio di simile con simile, anche in prospettiva di dove andranno posizionati in seguito
- Tenere a portata di mano le cose che potrebbero servire maggiormente nei giorni di passaggio. Stoviglie, condimenti principali. Io per scelta ho evitato di usare piatti di carta, ma potrebbero essere una soluzione comoda
- Anche se è una situazione momentanea, evitare in assoluto di avere cose sparse per tutta casa ma cercare di raggruppare tutto in un’unica zona
- Evitare il più possibile di posizionare il tutto in una zona di passaggio o comunque d’intralcio ai membri della famiglia
- Se ci sono oggetti particolarmente delicati avere una cura maggiore, magari avvolgendoli in carta da giornale o pluriball
- Avere un po’ di pazienza, respirare profondamente e aspettare che tutto sia passato
Considerando che nel mio caso si trattava solo di pochi giorni ho preferito tenere le scatole in casa, anche se trovarmele in giro ogni mattina mi è piaciuto proprio poco e mi ha dato una sensazione sgradevole.
La cosa più critica forse è stato non avere più il tavolo, anche quello regalato insieme alla cucina, per cui abbiamo ripiegato su grandi cene sul divano con Netflix a farci compagnia 🙂
Bene, arrivati a questo punto il più è fatto!
La prossima volta ti svelo i trucchi che ho usato per organizzare la nuova cucina al top, curiosa?
Problemi con i tuoi spazi domestici?
Iscriviti alla Newsletter. Ti scrivo più o meno una volta al mese, con consigli utili e pratici e solo quando ho qualcosa da dire.