Durante questi anni ho notato che c’è parecchia confusione riguardo al ruolo di Professional Organizer (PO). Così ho deciso di sfatare alcuni falsi miti legati a questa professione per spiegare di cosa si occupa veramente, magari è proprio la figura che stavi cercando e che può dare una svolta alla tua vita.
Non è Marie Kondo
Quando mi dicono: “ah ma tu fai il lavoro di Marie Kondo!“, un po’ sorrido (perché hanno più o meno capito dove collocarmi) e un po’ soffro (perché sono un po’ allergica al famoso metodo Konmarie).
A lei il grande merito, anche grazie al suo libro “Il Magico potere del riordino”, di aver dato visibilità a questa professione emergente rendendola più popolare.
C’è da dire però che molti dei concetti da lei proposti derivano dalla cultura giapponese e non sempre si sposano bene con la realtà italiana così profondamente diversa. Il mio modo di essere Professional Organizer si allontana dal suo metodo per renderlo più accessibile e funzionale in base alle esigenze italiane.
Non è un personal shopper
Se più o meno con Marie Kondo siamo sulla strada giusta qui siamo proprio lontani. Un personal shopper ti aiuta ad acquistare abiti che ti valorizzino, adatti ai tuoi colori e alla tua fisicità, in grado di esprimere al meglio la tua personalità e ti consiglia l’abito perfetto per ogni occasione d’uso della tua vita. Un lavoro bellissimo quello del personal shopper, ma non è quello del Professional Organizer, che se come me si occupa di spazi domestici, più che altro ti aiuta a organizzare al meglio questi vestiti nel tuo armadio e nel mio caso in particolare anche a organizzarli in abbinamento.
Non è un appassionato di organizzazione
Su questo punto sono piuttosto sensibile e mi piacerebbe fare chiarezza una volta per tutte…anche perché ricevo tantissime email che iniziano con Ciao mi chiamo, sono un’ appassionata di organizzazione…
Anche io sono animata da una forte passione per il mio lavoro, ho lasciato il posto fisso per questo progetto, ma mi definisco una professionista dell’organizzazione. Sono un’appassionata di viaggi, di cancelleria, di gatti, di serie Netflix e di Motogp…tutte queste cose mi piacciono un sacco e per alcune di queste ne ho una conoscenza approfondita, ma non sono il mio lavoro.
La questione principale è che il lavoro del Professional Organizer è quello di aiutare qualcun altro a ottenere benefici grazie ad una migliore organizzazione. Non si tratta di saper organizzare il proprio armadio o la scrivania, ma mettere a servizio di chi ne ha bisogno la propria conoscenza ed esperienza, e per questo gli viene riconosciuto valore e viene pagato.
Non è un blogger
Sì, è vero che anche io ho un blog che nutro con costanza e con amore, ma scrivere non è il mio lavoro, è una delle mille componenti del mio lavoro. Diciamo che scrivere fa parte del gioco, mi aiuta a far conoscere meglio la professione e il modo in cui mi piace portarla avanti. Il vero valore per cui il Professional Organizer è riconosciuto è quello di affiancare la persona durate tutto il processo di riordino.
Ascoltare, comprendere le esigenze, creare un progetto di riordino, stabilire e rispettare i tempi, gestire gli imprevisti e le battute di arresto, individuare le modalità di riordino e gli accessori più indicati alla situazione, dare indicazioni per “mantenere il sistema”, che sia tratti dell’armadio, di tutta la casa o dello stile di vita.
Non è arrotolare o piegare a pacchetto
Il lavoro di Professional Organizer va ben oltre il semplice arrotolare o piegare in modo intelligente per sfruttare meglio lo spazio. L’obiettivo principale di un bravo PO è quello di aiutare il cliente prima di tutto a selezionare con consapevolezza quello che desidera conservare e in secondo momento aiutarlo a sistemare tutto in un perfetto sistema organizzativo che gli semplifichi la vita a partire dalle piccole cose come trovare le chiavi o scegliere gli abiti da indossare senza perderci troppo tempo.
Non è la persona delle pulizie
Massimo rispetto per questo lavoro, io stessa non potrei fare a meno della persona che mi aiuta con alcune faccende di casa. Va però chiarito che sono sue cose ben diverse e anche con costi diversi. Quando sistemo l’armadio insieme ad una cliente se serve non ho nessun problema a dare una passata di straccio all’armadio. Lo dico sempre che avere un luogo pulito e profumato dove conservare i vestiti è importante per fare un buon lavoro, ma il compito principale di un Professional Organizer è quello di identificare il sistema migliore per organizzare gli oggetti e rendere semplice la ricerca, se poi c’è un occhio di riguardo anche per l’aspetto estetico ancora meglio.
E’ chiaro che una buona organizzazione degli spazi gioca parecchio a favore del lavoro che svolge chi si occupa delle pulizie rendendole decisamente più semplici e veloci.
Non ti fa buttare via tutto
Qualche tempo fa una signora mi ha detto che aveva paura a farmi andare a casa sua perché temeva che le facessi buttare tutto. Anche questo sbagliatissimo. Un Professional Organizer non ha nessun interesse nel farti buttare tutto senza ritegno. Quello che fa più che altro è aiutarti a selezionare con cura e con consapevolezza quello di cui ti vuoi circondare, che si tratti di oggetti o impegni. Ti aiuta nel processo che ti porta a capire cosa tenere e cosa lasciare andare con serenità aiutandoti a porti le giuste domande, ma sei sempre tu che decidi.
Non è un metodo miracoloso buono per tutti
Quando sento parlare di metodi miracolosi per diventare milionari, perdere 10 chili in una notte o avere 10000 follower su IG, divento pazza. I metodi miracolosi non esisto per nessuna cosa, ma ogni risultato è frutto di azioni costanti e continue. Questo vale anche nell’organizzazione degli spazi. In particolare non credo nei metodi buoni per tutti perché siamo tutti individui con esigenze diverse, situazioni famigliari diverse e spazi diversi a disposizione. Ecco perché mi piace di più parlare di ricette. Per la riuscita di un buon piatto ci sono alcuni passaggi obbligatori, nel caso del Professional Organizer ad esempio: eliminare, stabilire un posto per ogni cosa, creare abitudini efficaci, ma poi ognuno ci mette il suo tocco per renderla speciale.
A me piace mettere il mio tocco per offrire una soluzione su misura che risponda alla specifica esigenza del cliente che mi sceglie.
Spero di essere riuscita a fare un po’ di chiarezza e farti scoprire nuovi aspetti riguardo a questa fantastica professione! Se pensi ti possa essere d’aiuto puoi Prenotare la tua Skype call qui: Accorciamo Le Distanze, o se hai bisogno di qualche chiarimento non esitare a scrivermi!
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Finalmente qualcuno che ha riassunto perfettamente questo bellissimo lavoro. Complimenti! Se ti va, passa a trovarmi (organizzarmi.it). Sentiamoci, magari potremmo in qualche modo collaborare! A presto! Elena
grazie! Per me è importante che sia ben chiaro l’aiuto che possiamo dare e anche quello che non facciamo 🙂