Padre Ricco Padre Povero – quello che i ricchi insegnano ai loro figli di Robert T. Kiyosaki è considerato il best seller numero uno di Personal Finance di tutti i tempi.
Secondo l’autore il motivo principale per cui le persone ha problemi finanziari è perché ha trascorso anni a scuola senza imparare nulla sul denaro, nel senso che il sistema scolastico non fornisce una preparazione economico-finanziaria. In questo modo impariamo a lavorare per il denaro e non impariamo mai a far lavorare il denaro per noi.
In aggiunta a questo viviamo in un mondo in cui si privilegia la spesa rispetto al risparmio
Spesso anche chi riscuote a fine mese una busta paga di tutto rispetto si ritrova a chiedersi “che fine hanno fatto i miei soldi?”
Kiyosaki definisce corsa del topo il modello che consiste nell’alzarsi dal letto, andare la lavoro, pagare le tasse, rialzarsi dal letto, andare al lavoro, pagare le tasse e così giorno dopo giorno. E se pensi che una retribuzione più alta possa interrompere il ciclo ti sbagli perché secondo l’autore una busta paga più alta e una RAL più alta alla fine dell’anno non faranno altro che perpetuare il ciclo poiché porteranno spese più alte.
E’ chiaro che è del tutto legittimo desiderare qualche cosa di meglio, che si tratti di una casa, una macchina o un semplice paio di scarpe. Le persone lavorano per i soldi anche per soddisfare un desiderio ma se speriamo che ciò che ci compriamo con il denaro possa appagare la nostra felicità è probabile che ci sbagliamo. La felicità comprata con il denaro ha vita breve e questo innesca un meccanismo senza fine che non fa altro che accrescere il desiderio senza mai soddisfarlo.
Ora, affrontare come diventare liberi finanziariamente in poche righe è tutt’altro che semplice, ma una cosa che ho capito è che la ricchezza è una cosa davvero soggettiva, perché è in relazione alla nostra scala di valori. Probabilmente un gran numero di problemi finanziari sorge proprio perché si segue la folla, si cerca di stare al passo con vicini di casa o amici senza prendersi il tempo di conoscere noi stessi.
Quindi forse ancora non mi posso definire finanziariamente libera. Però, da buona esperta di organizzazione, posso darti un paio di suggerimenti per iniziare a fare una fotografia della tua situazione attuale.
Segna questi tre consigli utili per il risparmio
1 – La prima regola per fare soldi e smettere di spenderli in cose cazzat, ops, cose che non ti servono. Forse puoi cancellare un abbonamento che non usi da tempo, smettere di cenare fuori ogni fine settimana (anche quando non ne hai voglia) o ordinare troppo spesso cibo a domicilio. Il risparmio inizia anche da questi piccoli gesti.
Prova anche a dare un taglio agli acquisti d’impulso, soprattutto quelli on line. Prova a fare così: quando trovi qualche cosa on line per cui pensi “non posso proprio farne a meno” mettilo nel carrello. Aspetta qualche giorno prima di acquistare definitivamente. Se quando ritorni nel carrello sei ancora convinta procedi. Se dopo un paio di giorni te ne eri già dimenticata ecco che ti sei risparmiata una spesa inutile.
2 – Se vuoi iniziare a risparmiare, devi avere il pieno controllo sulle tue spese. Abituati a prendi nota di ogni spesa che effettui, compreso ogni singolo caffè o monetina che spendi per pagare il posteggio. Solo quando avrai le tue spese sotto controllo saprai se è necessario attuare delle modifiche nel tuo modo di acquistare.
Per prendere nota delle spese puoi usare una App, un file xls o ancora il Kakebo. Come sempre non esiste un meglio o peggio esiste solo lo strumento che ti permette di essere costante nel tenere traccia. Io ad esempio mi trovo molto bene con Monify per tenere traccia delle spese nel quotidiano e poi mi piace a fine mese inserire tutti i dati in un file xls per avere una visione più completa.
3- Prendi l’abitudine di trasferire denaro sul tuo conto di risparmio, così eviti situazioni di emergenza. Meglio se definisci una cadenza regolare per trasferire automaticamente denaro dal tuo conto personale al tuo conto di risparmio. Questo ti porterà molto più lontano rispetto al trasferimento occasionale di grandi somme, ma solo su tua iniziativa.
Una buona idea è farlo in concomitanza della ricezione della busta paga, così eviti di arrivare lungo e aver speso tutti i fondi. In questo modo il tuo conto di risparmio crescerà in modo lento ma regolare.
Smettiamo di dire “non posso permettermelo”
Uno degli insegnamenti che mi porto a casa da questo libro è smettere di dire “non posso permettermelo” che ha un’accezione triste e crea una sensazione di impotenza. Inizia invece a a pensare “come me lo posso permettere” che al contrario ci attiva e ci apre nuove possibilità.
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