E anche a Dicembre arriva puntuale l’ultimo articolo dell’anno dedicato ad un libro che mi ha ispirato. Per questa ultima uscita ho scelto “Non ci sono problemi, solo soluzioni – Cambiare il punto di vista ti cambia la vita” di Virgile Stanislas Martin. Perché se vuoi trasformare i problemi in soluzioni, devi partire da un nuovo punto di vista.
Premetto che a questo libro sono particolarmente legata perché mi è stato regalato da una cliente che ho aiutato con il decluttering dell’armadio e della libreria. Quando lo ha preso in mano per decidere cosa farne, mi ha detto “Secondo me questo libro ti piacerebbe” e mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere leggerlo. La perfetta applicazione del concetto a me tanto caro del riuso!
L’obiettivo di questo libro è quello di invitare il lettore in modo chiaro e coinvolgente a riesaminare i propri schemi di pensiero e le proprie soluzioni abituali. E portarlo a comprendere che, molto più spesso di quello che pensiamo, noi siamo proprio gli inconsapevoli artefici dei nostri problemi.
E ancor più grave è che tentando di superarli ci incanaliamo in ragionamenti sbagliati, in interpretazioni fuorvianti che ci lasciano in una sorta di vicolo cieco da cui è difficile uscire.
Questo libro cerca di farci capire quali sono i passaggi necessari per dare a ciascun problema la giusta soluzione, ovvero trasformare i problemi in soluzioni. In tutta onestà, per quanto i concetti espressi siano universalmente applicabili ad ogni ambito della vita, non ho potuto evitare la metafora con il mondo del riordino.
Che il tuo obiettivo sia perdere qualche chilo o poter contare su una casa organizzata, è meglio rendersi conto da subito che la situazione non si risolverà da sola. È importante ricordare che siamo noi e solo noi a intervenire, cambiando punto di vista e muovendoci in modo diverso, senza sperare che qualcuno intervenga a correggere la situazione al posto nostro.
Una cosa interessante da considerare, per quanto talvolta ognuno di noi si è trovato a pensare il contrario, è che non sempre i problemi cadono dal cielo come gocce di pioggia.
Se prendiamo ad esempio l’armadio, sarai d’accordo con me nel dire che non è che l’armadio è in disordine perché i vestiti si muovono da soli durante la notte. È decisamente più probabile, invece, che abbiamo comprato più del necessario, accumulato negli anni per noia o per pigrizia o forse per senso di colpa; o magari semplicemente abbiamo evitato di prendercene cura perché abbiamo dato priorità ad altro.
La gravità del problema è legata anche alla nostra disponibilità a comprendere il problema stesso.
Ecco perché, sempre pensando all’ordine e all’armadio, la soluzione non è fiondarsi a comprare scatole e contenitori per cercare di dare un senso al caos, ma piuttosto rimettere in discussione la nostra comprensione del problema valutando le scelte fatte fino a questo momento, dando loro un senso e avendo il coraggio di cambiarle.
Come è possibile aspettarsi risultati diversi se facciamo sempre una cosa nello stesso modo sbagliato?
In questo caso i nostri sforzi, per quanto energici, alimenterebbero il problema e la frustrazione invece che risolverlo.
Quando cerchiamo di attivare un cambiamento, come potrebbe essere iniziare a fare decluttering dell’armadio, una parte di noi desidera ardentemente cambiare. Ma c’è anche un’altra parte di noi che resiste al cambiamento e come meccanismo di difesa innesca degli ostacoli alla risoluzione della situazione.
E così ad esempio, invece di trasformare i problemi in soluzioni, ci ritroviamo a:
- fingere che il problema non esista negando la realtà
- pensare che tutto andrà a posto da solo
- far finta di fare, solo per compiacere gli altri
- passare il tempo nella casella “problema” invece che nella casella “soluzione”
- pensare “non ce la faremo mai” condizionando in modo limitante la nostra capacità di cambiare
- sospendere troppo presto una soluzione che funziona
Lo snodo prezioso è capire che l’unico modo per costruire soluzioni sta nel riconsiderare la situazione e fare scelte diverse, a partire dall’atteggiamento.
Accetta la situazione, senza colpevolizzarti, e passa oltre. Accetta che c’è disordine nel tuo armadio e diventa consapevole che un cambiamento è possibile.
Cosa serve allora per costruire soluzioni?
Motivazione prima di tutto!
Perché il cambiamento è un impegno e la motivazione il carburante dell’azione.
Benevolenza nei riguardi di se stessi
E anche le difficoltà appariranno meno gravose.
Hai fatto troppi acquisti in passato? Non serve a nulla criticarti, ormai passato è passato; prendine atto e impara dal tuo errore.
Smettiamo di alimentare il problema facendo sempre le stesse cose. Nel caso dell’ armadio potrebbe voler dire smettere di acquistare impulsivamente (e compulsivamente), resistere alle lusinghe di sconti e super offerte e diventare sempre più consapevoli delle nostre reali necessità.
Avere un obiettivo
Ovvero sapere cosa vuoi ottenere. Smettila di concentrarti sul problema (esci dalla casella) e decidi cosa desideri.
Quando qualcuno pensa di cambiare spesso sceglie un obiettivo troppo ambizioso. Questo obiettivo così grandioso suggerisce l’idea che sia necessario uno sforzo immane per raggiungerlo, così ben presto la motivazione iniziale si attenua e fa posto alla paura di fallire…alla lunga si finisce per rinunciare.
E sì, se te lo stai chiedendo questo succede anche davanti all’armadio. Pensare di organizzare tuuuutto l’armadio, tutte le decine e decine di vestiti può sembrare una sfida impossibile.
Ecco perché l’importanza dei micro obiettivi. La strategia vincente è quella di suddividere l’obiettivo finale in obiettivi più piccoli, più facili da raggiungere perché richiedono uno sforzo minore.
E avere micro obiettivi
Come detto, questi richiedono micro cambiamenti con pochi rischi e capaci di innescare risultati dal forte impatto!
Non partiamo dall’armadio intero, ma ad esempio dai maglioni, dalle borse o, come suggerisco spesso, dal cassetto della biancheria intima. Così, cassetto dopo cassetto, ti ritrovi con l’armadio dei tuoi sogni.
Se desideri anche tu trasformare i problemi in soluzioni, scrivimi e sarò felice di consigliarti come cambiare il punto di vista sull’organizzazione. Per un filo diretto e capire meglio come ti posso aiutare, puoi anche prenotare ora una call gratuita di 30 minuti.
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