Per questo ultimo appuntamento dell’anno ho scelto Troppo Comodi – accettare il disagio per riconquistare la nostra parte selvaggia di Michael Easter, speaker, professore all’università del Nevada ma soprattutto appassionato di viaggi estremi.
Troppo comodi, il comfort eccessivo della vita di oggi
In questo libro l’autore, anche grazie al suo continuo mettersi alla prova in esperienze estreme, esplora come l’eccessivo confort della vita moderna stia danneggiando la nostra salute fisica e mentale. In effetti se ci pensiamo mai come oggi siamo circondati da confort e comodità, che vanno dal comprare cose a qualunque ora del giorno e della notte direttamente dal divano per vedercele recapitate a casa nel giro di poche ore, alla possibilità di ottenere informazioni semplicemente con un click e senza la necessità di dover interagire con nessun essere umano.
Paradossalmente questa iper protezione che in definitiva ha eliminato molte sfide naturali che un tempo ci tenevano sani, attivi e resilienti ci ha rammolliti e potrebbe essere la causa di molti dei disturbi di salute fisica e mentale a cui andiamo incontro.
Una gran quantità di studi, radicalmente nuovi, mostra che le persone danno il meglio di sé – sono fisicamente più resistenti, mentalmente più forti e spiritualmente più solide – dopo aver sperimentato gli stessi disagi a cui erano esposti ogni giorno i nostri antenati. Gli scienziati stanno dimostrando che alcune di tali difficoltà ci proteggono da problemi somatici e psicologici come ad esempio l’obesità, le malattie cardiovascolari, il tumore, il diabete, la depressione, l’ansia e anche da questioni più fondamentali come la percezione dell’incapacità di trovare dei significati e degli scopi nella vita.
Interessante saperlo senza doverci per forza confrontaci con un Grizzly (come invece è successo a Easter)!
Troppo Comodi: Come Uscire dalla Zona di Comfort per Migliorare se Stessi
Per questo uno dei messaggi che ho trovato più interessante è il concetto di Disconfort Zone, ovvero l’importanza di introdurre volontariamente piccole dosi di scomodità nella nostra quotidianità per riconnetterci con la natura e con il nostro lato più primitivo con lo scopo ultimo di migliorare il nostro benessere generale.
E lo so che detto da una che da 10 anni a questa parte porta come valore quello dell’importanza di semplificarsi la vita può suonare strano, ma c’è una piccola parola che secondo me fa tutta la differenza del mondo ed è volontariamente.
Come Professional Organizer il mio obiettivo è aiutarti a semplificarti la vita grazie alla rimozione degli inutili disagi quotidiani come il disordine e il non trovare le cose a causa di esso. Questo perché questo genere di ostacoli drenano energia e focus. Ma se tu non ti dovessi più preoccupare di queste inutili faccende avresti più energia e focus da dedicare alle difficoltà che possono creare valore e crescita nella tua vita.
Quando ci esponiamo volontariamente ad esperienze nuove o difficili, come ad esempio affrontare una corsa faticosa o imparare ad arrampicare a 45 anni suonati (chissà di chi sto parlando?) diventiamo più resistenti alle sfide future. Ogni volta che mi è capitato di ritrovarmi appesa ad una parete per mia scelta e allo stesso maledirmi per non trovare un appiglio dicendomi chi caxxo me lo ha fatto fare di essere qui… e poi alla fine trovarlo quel maledetto minuscolo appiglio e arrivare fino alla vetta, beh quella è una sensazione impagabile.
Situazioni difficili, e l’arrampicata potrebbe essere un fantastico esempio, ci costringono a concentraci e a vivere il presente (per trovare il prossimo appiglio) allontanandoci dalle continue distrazioni che caratterizzano la vita moderna.
Come creare una Disconfort Zone
Come è raccontato nel libro ci sono tanti modi per creare una Disconfort Zone che ci aiuta a crescere. La premessa però è procedere per piccoli passi cercando almeno all’inizio piccole situazioni di disagio con cui metterci alla prova, qualche esempio?
- Esposizione al freddo estremo: queste pratiche migliorano la circolazione e calmano lo stress
- Digiuno intermittente: rinunciare a pasti regolari per brevi periodi per migliorare la relazione con il cibo e stimolare meccanismi metabolici benefici
- Esercizio fisico intenso: spingere il corpo al limite delle tue possibilità per rafforzare il sistema cardiovascolare e la tua forza mentale
- Sfide emotive: parlare in pubblico, affrontare conversazioni difficili o provare qualche cosa di nuovo per superare la timidezza
Nel libro non se ne parla, ma anche il decluttering entra a pieno titolo in questi esempi: eliminare è difficile, impegnativo è di certo una Disconfort Zone, ma affrontarlo regala benessere, leggerezza e tanta energia!
Ovviamente come sempre non serve fare tutto e subito, ma trovare qualche cosa che ci motivi a metterci in gioco per il nostro bene, per ritrovare grinta, autostima, ridurre quello stato di stress cronico aumentare la capacità di gestire situazioni difficili, scoprire chi siamo davvero e perché no, apprezzare il confort che abbiamo senza darlo per scontato.
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